Ci hanno cancellato un manifesto a Sesto San Giovanni (Milano), ma non riusciranno a cancellare la nostra impresa di pompe funebri!
La scorsa settimana abbiamo rilevato l'ennesimo atto vandalico ai danni dei nostri cartelloni, peraltro con nuova veste grafica. A differenza degli altri episodi, dove i vandali si limitavano a stracciare o a imbr... leggi tutto ...
La morte di un familiare è per ognuno di noi un momento straziante e doloroso. Soprattutto se il decesso ha interessato la sfera più intima del proprio nucleo, si pensi ad esempio alla morte di un genitore o alla morte di un figlio o di un fratello o una sorella. Proprio in virtù di questi sentimenti, corre l’obbligo da parte degli operatori delle onoranze funebri e delle perso... leggi tutto ...
Per rendere più presentabile un defunto agli occhi dei familiari in camera ardente o in obitorio si ricorre alla tanatoestetica. La parola tanatoestetica deriva da “thanatos”, che in greco vuol dire morto, e identifica quella disciplina specifica del mondo funebre orientata a presentare la salma nel miglior modo possibile, ovvero pulita, ben vestita e ricomposta, ricreando l’illusione che la persona, in verità morta, sti... leggi tutto ...
Lavorare nelle pompe funebri, si sa, non è facile e mai lo sarà. Tutti i giorni si ha a che fare con decessi, defunti, camere ardenti, funerali, cremazioni, inumazioni, tumulazioni. E con il dolore lancinante di familiari e amici in lutto.
Il difficile lavoro del necroforo e degli impiegati delle onoranze funebri
Mentre gli altri lavoratori preparano cappuccini e brioches, costruiscono edifici, inse... leggi tutto ...
Il giornale “La Repubblica” ci porta a conoscenza di una vicenda singolare, accaduta a Montecalvo Irpino, paesello in provincia di Avellino, vicino al confine con la Puglia. La testata giornalistica racconta di Mario Lo Conte, 74enne pensionato, ormai considerato deceduto, tanto da aver avviato la procedura per il funerale, e il suo risveglio ... leggi tutto ...