Cosa vuol dire la parola “condoglianze”? Perché si porge nel momento del lutto?

La morte di una persona provoca sofferenze e infelicità. Ma cosa dire in quella circostanza? A coloro che vengono interessati dal decesso di qualcuno – come amici e parenti – solitamente si porgono le condoglianze. Tutti – purtroppo – almeno una volta nella vita lo hanno fatto. Ma perché in queste situazioni luttuose si usa porgere le condoglianze?

Prima di tutto va precisata una cosa: la parola “condoglianze” deriva dal latino condolere, formato da con e da dolere. Tradotto in italiano vuol dire “condividere il dolore”, “soffrire insieme”, “partecipare alla sofferenza” di una persona amica, colpita dalla morte di una figura a lei cara, ad esempio un familiare.

Sicuramente il termine, che in origine aveva significati più ampi e usati in diverse occasioni, si è ristretto alla sfera del lutto e del caro estinto. Oggigiorno infatti le condoglianze sono porte quasi esclusivamente in una situazione funerea.

Tuttavia non è così facile riuscire a scrivere un messaggio o un telegramma di condoglianze. Per darvi un po’ di supporto, tempo addietro, abbiamo preparato alcune frasi da personalizzare. Date uno sguardo a condoglianze ad un’amica per la morte della sorella oppure per la morte padre o ancora a una donna rimasta vedova.