È lutto, in tutto il mondo, per la morte dell’astrofisico Stephen Hawking

Stephen Hawking è morto. L’astrofisico, fra i più autorevoli su scala internazionale e noto, in particolar modo, per gli studi incentrati sulla cosmologia quantistica, sui buchi neri e sull’origine dell’universo, è venuto a mancare oggi (14 marzo 2018) a Cambridge, all’età di 76 anni. La triste notizia è stata divulgata dal portavoce della famiglia.

Lo scienziato era affetto da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) dal 1963. Quando i medici gli diagnosticarono la malattia degenerativa Stephen Hawking aveva solamente 21 anni e il verdetto fu tremendo: gli diedero appena due anni di sopravvivenza. Nonostante le conseguenze della Sla, giorno dopo giorno sempre più invalidanti, tanto da costringerlo all’immobilità negli anni ’80, non smise mai di portare avanti lavori e studi sull’universo.

Nel campo dell’astrofisica godeva sicuramente di grande fama, ma è attraverso il grande schermo che conobbe la popolarità, con la pellicola La teoria del tutto, diretta da James Marsh e interpretata magistralmente da Eddie Redmayne, al quale è stato conferito nel 2015 il premio Oscar per il miglior attore protagonista. Stephen Hawking, inoltre, partecipò in prima persona a diverse serie televisive come The Big Bang Theory e i Simpson.

Per decenni inseguito dalla morte – rischiò di morire nel 1985 e nel 2009 -, guardava la vita con ironia. Pungenti erano le sue battute. La più bella proferita, con cui ci piace ricordarlo, è la seguente: «La vita sarebbe tragica se non fosse divertente».