Allarme difterite in Spagna.
Torna la paura per una delle malattie più letali del dopoguerra.
Non si sentiva parlare di difterite, in Spagna, dal 1986, fin quando, qualche settimana fa, un bambino di 6 anni di Girona è risultato positivo al batterio dopo aver effettuato analisi e test medici. La difterite è una gravissima malattia infettiva, trasmissibile per vie aeree e letale nel 7% dei casi. Gli organi più colpiti dal batterio della difterite sono il cervello, il cuore e i reni e per questo, anche per chi sopravvive, il rischio di danni permanenti è molto alto.
Il bambino spagnolo contagiato è ora ricoverato in gravi condizioni in una struttura specializzata di Barcellona. Purtroppo però in Spagna, così come in Italia, non ci sono abbastanza scorte di antitossina difterica, per garantire la sicurezza di tutta la popolazione. Si tratta di un dato allarmante e la situazione è abbastanza preoccupante. Non è da escludere, infatti, il rischio di un’epidemia, ed è assolutamente necessario che le autorità competenti prendano in mano la situazione per trovare immediate soluzioni. Non è poi così lontano, soprattutto in Italia, il ricordo degli anni in cui la difterite stroncò la vita di migliaia di persone. Fu necessaria una vaccinazione di massa nel dopoguerra per sconfiggere l’epidemia, anche se, bisogna dirlo, il batterio della difterite non è mai completamente scomparso dal vecchio continente.
Il bambino spagnolo non era stato vaccinato per scelta della madre e questa è un’importante informazione per comprendere quanto sia importante la prevenzione e quanto risulti grave il non aver provveduto al rifornimento dell’antitossina. Mentre il bambino sta ora lottando tra la vita e la morte, in Spagna l’ansia cresce e le richieste di vaccinazione aumentano sensibilmente giorno dopo giorno. La speranza è che, quello del bimbo di 6 anni, rimanga un caso isolato, e che l’Europa attui subito delle misure di prevenzione volte a garantire la sicurezza dei cittadini.
Fabiola Ernetti