Addio a due grandi del nostro tempo: Berlusconi e Nuti

Berlusconi

Il nostro cordoglio per Silvio Berlusconi e Francesco Nuti

Ieri, 12 giugno 2023, è stato un giorno nefasto per il nostro Paese. È giunta, a tutti gli italiani, la notizia di due decessi che hanno rattristato, sollevato ricordi, fatto commuovere. E scatenato anche polemiche.

Caso vuole che le cifre delle loro età fossero uguali ma invertite. Il politico e imprenditore Silvio Berlusconi se n’è andato a 86 anni, l’attore Francesco Nuti a 68. Le loro vite furono completamente distanti, ma entrambi, nel loro ambito d’azione, hanno scritto la storia dell’Italia.

Lutto nazionale per Silvio Berlusconi

Ieri mattina è stata annunciata la dipartita di Silvio Berlusconi, deceduto al San Raffaele di Milano dopo un periodo di ricoveri a causa di una polmonite e una leucemia mielomonocitica cronica. Il suo personaggio ha travalicato la sua persona, e così Berlusconi è entrato non solo tra le personalità di maggiore spicco del nostro Stivale, ma anche tra le più dibattute. È stato il premier più longevo, ricoprendo la carica di Presidente del Consiglio per ben nove anni attraverso quattro legislature, e dopo le sue dimissioni nel lontano 2011, non lasciò mai del tutto la carriera politica. I suoi ruoli istituzionali e il suo attivismo per “la cosa pubblica” si intrecciarono con le attività imprenditoriali.

Il suo impero cominciò a sorgere con le società edilizie, che gli permisero di costruire la città satellite di Milano 2, e da lì fu una corsa inarrestabile a progetti sempre più imponenti. Il suo essere visionario, audace, indomabile, lo portò in breve tempo a una ricchezza inestimabile: costituì la società finanziaria Fininvest e successivamente la società di produzione multimediale Mediaset, divenendo il primo fondatore di gruppi televisivi privati e mettendo fine al monopolio pubblico della Rai.

La sua scalata imprenditoriale conta un dominio massmediatico e non solo: tra le sue grandi conquiste annoveriamo la casa editrice Mondadori e il club calcistico del Milan. Sarebbe impossibile fare una stima precisa del patrimonio di Silvio Berlusconi, ma si può affermare con certezza che sia stato uno degli uomini più influenti a cavallo tra i due secoli.

La sua simpatia innata e il suo carattere estroso e affabile, dissacrante e affabulatore, gli permisero di ottenere un consenso senza pari ma, di contro, fu molto criticato. Le sue vicende personali, la sua conduzione familiare e i molteplici processi che lo videro protagonista, gli causarono una caduta in termini di popolarità. Tra estimatori e detrattori, tentativi di beatificazione e commenti denigratori, non possiamo che riconoscere la sua unicità nel panorama politico e imprenditoriale italiano, e ci uniamo alle parole di cordoglio di un intero popolo verso i familiari.

Il decesso di Francesco Nuti

A poche ore di distanza dall’annuncio della morte di Silvio Berlusconi, ecco che un’Italia intera si trova a piangere un’artista di spicco del cinema italiano: Francesco Nuti. Lontano dalle scene da tempo a causa di un incidente domestico che lo costrinse su una sedia a rotelle in condizioni di non autosufficienza, compromettendone la salute in maniera irrimediabile, Nuti si era già allontanato dal panorama cinematografico a causa di una grave depressione. Le disgrazie che lo colpirono nella sua seconda parte di vita, non sono però sufficienti a cancellare nella memoria delle persone il talento che lo contraddistinse negli anni del cinema comico e innovativo.

Attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante italiano, è stato campione di incassi grazie a celebri film: per citarne alcuni “Io, Chiara e lo Scuro”, “Casablanca, Casablanca”, “Tutta colpa del paradiso”, “Stregati”, “Caruso Pascoski di padre polacco”, “Willy Signori e vengo da lontano”, “Donne con le gonne” (pellicola di cui fu sceneggiatore, regista e attore protagonista e che batté ogni record d’incassi, segnando forse il momento di maggior successo della sua carriera). Il suo tratto distintivo, la toscanità, ben si sposava con le storie dense di satira, romanticismo e leggerezza che costruiva.

Si dedicò anche alla musica, partecipando al Festival di Sanremo con la canzone “Sarà per te”, successivamente incisa anche da Mina, e duettando con Mietta in “Lasciamoci respirare”, brano composto dal cantautore Biagio Antonacci. La passione e l’estro che possedeva hanno acceso una luce indimenticabile nel cinema degli anni ‘80, e il suo genio sopravvivrà nelle sue opere, attraverso l’ammirazione delle persone. Porgiamo le più sentite condoglianze nei confronti della famiglia e di gli ha voluto bene.