Funerali: la buona pubblicità delle buone aziende

ODF - Outlet del Funerale - Un funerale giusto

La buona pubblicità è quella chiara, che mantiene le promesse. E dovrebbe essere usata con criterio. Non è sempre così, però. Vediamo i singoli casi. Il primo fa riferimento a un’esigenza reale e immediata, come un funerale per un lutto in famiglia. Non si induce alcun bisogno, purtroppo c’è, si devono solo organizzare delle onoranze funebri impeccabili per l’ultimo viaggio del caro estinto. Per questo Outlet del Funerale informa su offerte precise, in modo corretto ed esplicito, e risponde alle aspettative di un funerale di classe al prezzo corretto, in modo chiaro e verificabile.

Il secondo caso di buona pubblicità riguarda un semplice meccanismo: indurre un bisogno per poi soddisfarlo. Ottima idea per un nuovo paio di scarpe, un poco ridicola nel campo delle onoranze funebri. Il funerale (che sia seguito da cremazione o tumulazione o inumazione) è una esigenza che non ha bisogno di alcuna motivazione all’acquisto, deve solo rispondere alle regole di legge e mantenere quello che viene promesso al momento della scelta delle onoranze funebri più vicine alle necessità dei familiari. La suggestione che provoca una qualsiasi pubblicità, in questo caso, è veramente scorretta. Le esigenze reali alla fine sono precisione, decoro, umana comprensione. E la decisione alla quale il parente deve unicamente sottoporsi è: optare fra una cerimonia funebre sobria o elegante o veramente lussuosa. C’è da aggiungere, e senza dubbio alcuno, che una cerimonia priva di inutili sprechi è decisamente meglio. Sempre.

Senza inutili sprechi: è la regola d’oro di Outlet del Funerale

Il miglior esempio di uso pubblicitario è rappresentato dalle offerte di Outlet del Funerale, che definiscono in modo chiaro quanto serve per una cerimonia sobria (Offerta Outlet), quanto sia necessario per una cerimonia funebre elegante o per organizzare un funerale di lusso, inquadrato in una proposta Gold, che comprende il massimo del possibile. Qualsiasi sia la scelta del funerale, la promessa implicita è che sia sempre senza inutili sprechi ma con il meglio del possibile in competenza, qualità, precisione. In pratica da Outlet del Funerale viene risparmiato solo il costo della caccia illegale al contratto e la scena di una agenzia funebre, priva di struttura effettiva, che deve appaltare tutto a service esterni, maggiorando il valore reale del servizio funebre reso.

Funerali e la cattiva pubblicità

Ultimo caso, stavolta negativo. Cattiva pubblicità nel mondo funerario ne esiste anche troppa, con risposte vaghe a esigenze precise. Ed è attraverso il canale pubblicitario che persone e sistemi scorretti, quando non proprio legali, riescono ad avvicinare persone confuse e addolorate dal lutto e a imporre loro prezzi non equi – per non dire altro -. Una volta a tu per tu (operatore funebre/cliente) la comunicazione diventa suggestiva, non oggettiva. L’offerta proposta al potenziale cliente è vaga, veloce, scritta malamente: man mano che passa il tempo nel suo animo, già scosso dal lutto, cresce la confusione. E non è un caso. Risultato: il maggior costo del niente si misura con una fattura media di 4.000 euro mentre un funerale elegante in Outlet del Funerale ne costa 2.500 euro e una onoranza funebre completa 1.500 euro. Il meglio costa meno, capita.