Le malattie che si trasmettono tramite l’acqua si possono dividere in 3 grandi categorie.
Quelle che si trasmettono per contagio; quelle dovute a microrganismi presenti nell’acqua; e in ultimo quelle trasmesse da insetti o animali che vivono nell’acqua.
Le prime colpiscono per “contagio oro fecale”, cioè attraverso il circuito bocca, mani, feci e proliferano dove mancano le norme igieniche minime. Le malattie così provocate sono l’amebiasi, la giardiasi, la dracunculosi, ma anche il colera e la febbre tifoide, come pure l’epatite di tipo A e quella di tipo E.
Le seconde sono dovute a microrganismi che vivono soprattutto in acque dolci e stagnanti e che colpiscono gli organismi quando questi vi si immergono o le bevono. Le malattie provocate si chiamano schistosomiasi (urinaria e intestinale) e anchilostomia-si.
Infine, la terza categoria di malattia è formata da quelle veicolate da insetti piccoli che vivono in acque dolci e stagnanti e fanno da veicolo per i microrganismi infettivi – in questo caso sono la puntura o il morso dell’insetto a incanalare nell’organismo la malattia. L’esempio più classico è quello delle zanzare che pungendo trasmettono malaria, dengue e la cosiddetta “malattia del sonno”, la Tripanosmiasi africana.