Livorno, bara bianca tra cassonetti

Livorno, bara bianca tra cassonetti

Livorno, donna trova una piccola bara bianca tra i cassonetti della spazzatura.

La cassa era sporca di terra e aveva le viti del coperchio allentate, come se qualcuno avesse prelevato il corpicino che giaceva all’interno.

E’ mistero sul ritrovamento tra i cassonetti della spazzatura di una piccola bara bianca vicino alla scogliera del Romito a Livorno. La cassa, che avrebbe dovuto contenere un bimbo, sarebbe stata sporca di terra e avrebbe avuto le viti per la chiusura del coperchio allentate, come se qualcuno dopo averla aperta ne avesse trafugato il corpicino.

Un macabro scherzo, o quel che resta di una riesumazione? E perché qualcuno ha voluto sbarazzarsi di quella piccola bara, gettandola nei rifiuti? Quale segreto vuole nascondere? Al momento sono domande che non trovano risposte. A scoprire la cassa di colore bianco è stata una donna che, come consuetudine, si stava recando a fare il bagno nella zona nota come Sassoscritto. Mentre stava camminando ha notato il feretro che giaceva abbandonato come un qualsiasi rifiuto accanto a una batteria esaurita.

Le viti del coperchio non erano fissate bene, come se qualcuno dopo averla aperta, avesse asportato la salma del bimbo che era dentro, nascondendolo chissà dove. Segno inequivocabile che la bara fosse prima stata sotterrata è il coperchio sporco di terra. Dopo la macabra scoperta, la donna ha chiesto immediatamente l’intervento delle Guardie venatorie volontarie di Livorno, che proprio al momento del ritrovamento si trovavano in servizio nella zona del Sassoscritto per la consueta attività antibracconaggio che interessa il periodo dell’apertura della caccia. Una volta giunte sul posto, le Guardie venatorie hanno esaminato la piccola cassa rinvenuta tra i rifiuti. A seguito è stata fatta una denuncia contro ignoti.

Rossella Biasion