Femminicidio: le donne uccise sono un fallimento collettivo

Femminicidio

Donne uccise. In Italia, il numero delle vittime di femminicidio non smette di crescere. Dietro a ogni nome, un volto, una vita spezzata. Dietro a ogni bara che si chiude, il dolore di chi resta, di amici e parenti in lacrime, e la tristezza da parte dell’opinione pubblica.

Sempre più spesso ci ritroviamo a chiederci: perché questi uomini ammazzano?

Una sete malata di potere, controllo, possesso…

Non si tratta mai di raptus, né di amori malati. Si tratta di potere, controllo, possesso. Si tratta di uomini incapaci di accettare un “no”, un addio, una libertà che sentono come un affronto personale. Il femminicidio non è un delitto passionale: è un crimine annunciato, che nasce in una cultura che ancora oggi fatica a riconoscere la piena autodeterminazione delle donne.

Un dolore che non si può accettare

Noi di Outlet del Funerale, nella nostra quotidianità, facciamo i conti con i dolori più grandi che donne e uomini possono provare. Tra i tanti tipi di dolore, perdite e lutti, quello che però non possiamo accettare è legato al femminicidio. Madri, sorelle, amiche e figlie che restano mute, sconvolte, incredule testimoni di un’assenza che pesa come il marmo delle lapidi.

E ogni volta, nei fiori che si appassiscono troppo in fretta, nei biglietti lasciati accanto a una foto incorniciata, rimbomba la stessa domanda: “Perché?”.

Femminicidio: l’uomo carnefice è il problema

Il lutto non basta. Serve la voce, serve la denuncia, serve la protezione. Serve una società che non lasci sole le donne, che le ascolti prima che sia troppo tardi. Ma soprattutto che cambi la narrazione, che educhi i figli e interroghi i padri. Perché il problema è l’uomo carnefice. E ogni funerale di una donna uccisa rappresenta un fallimento collettivo.

È importante sensibilizzare sui femminicidi

Raccontiamo la morte ogni giorno, ma quando è una morte ingiusta, violenta, incomprensibile, sentiamo il dovere di ricordarla con maggior convinzione. Perché ogni nome inciso su una lapide è una storia che meritava un finale diverso. Ognuno dovrebbe sensibilizzare quando e come può. Questo è il nostro modo.

Se qualcuno volesse scrivere un pensiero o una sua considerazione, può contattarci al form dei contatti.