Funerali all’outlet: rischiate di spendere molto meno

funerali all'Outlet del Funerale

Funerali all’outlet, facciamo chiarezza

«Nel bene o nel male, purché se ne parli» diventa il nostro motto e la nostra costante. Da quando Outlet del Funerale ha messo piede nell’ambito funebre, ormai più di dieci anni fa, e ha iniziato a produrre una pubblicità convincente, nonché a riscuotere successo come impresa funebre, è abituata a essere bersagliata costantemente dai competitor.

Accettiamo di buon grado qualsiasi recensione sui funerali all’outlet

Prima di affrontare la questione, ci preme fare una premessa: il detto irriverente con cui abbiamo aperto questo articolo si riferisce naturalmente a chi usa il nostro nome per ottenere suoi specifici obiettivi aziendali, attraverso una politica denigratoria, non certamente ai clienti che esprimono il proprio parere su determinati servizi, avendone tutto il diritto.

Chi conosce bene Outlet del Funerale sa che è nostra premura leggere e condividere le recensioni e i commenti lasciati da chi usufruisce delle nostre proposte di funerale. Sappiamo gioire degli apprezzamenti tanto quanto accogliere eventuali critiche costruttive per migliorarci. Per fortuna, le recensioni sui funerali all’outlet rilasciate a Feedaty, ente terzo certificato, sono sempre lusinghiere, e di questo ringraziamo costantemente la nostra clientela, perché ci permette di farci conoscere sempre di più attraverso il passaparola.

Non tutte le imprese di pompe funebri però riescono in questo, e attaccando gli altri trovano il proprio modo di emergere e il proprio spazio nel panorama funebre.

I manifesti contro i funerali all’outlet 

Ci rendiamo conto che stiamo portando avanti il nostro operato al meglio proprio nel momento in cui diamo fastidio a chi fa il nostro stesso lavoro, forse in maniera meno limpida. Ci ritroviamo così al centro di polemiche e manifesti, in cui non veniamo citati direttamente ma furbescamente vengono criticati i funerali all’outlet, in modo generico. Il più delle volte, in maniera un po’ vigliacca, questi proclami fanno leva su sentimentalismi, come se il bene per una persona cara deceduta si misurasse attraverso il conto pagato per il suo funerale.

I sentimenti si misurano con il portafoglio? 

Quando abbiamo fondato la nostra impresa di onoranze funebri abbiamo pensato che dovessimo fare la differenza in termini economici, discostandoci dalle speculazioni che venivano e vengono attuate in modo indisturbato nel settore funebre da molte imprese. La nostra politica aziendale si è basata da subito sui funerali all’outlet, non per indicare servizi scarsi o manchevoli di qualcosa, ma per contraddistinguere i nostri prezzi da quelli folli emessi da molti altri competitor. Offriamo la stessa qualità con costi più giusti.

Questa iniziativa, che di fatto si presenta con un listino molto diverso, era dettata dal voler smascherare quelle imprese funebri truffaldine che proponevano funerali a prezzi esagerati. Si è trattato subito, per noi di Outlet del Funerale, di un progetto improntato sulla trasparenza. Come ogni impresa, ci impegniamo tutti i giorni per far quadrare i conti e razionalizzare le nostre azioni, ma non pensiamo mai di abbassare gli standard qualitativi. Diciamo quindi, a gran voce, che prezzi calmierati per funerali non corrisponde a servizi scadenti. Anzi

“Non venite da noi, rischiate di spendere molto meno” 

Le onoranze funebri che formulano slogan denigratori nei confronti dei funerali outlet, puntando a colpire la generosità della gente, sono meschine e ingannevoli. Non riteniamo che sia il prezzo pagato per un funerale a dover decretare l’affetto che vi lega a un familiare deceduto o una persona cara defunta.

Allora chi ha meno disponibilità economiche dovrebbe sentirsi in difetto? L’importante, per noi, è omaggiare la persona scomparsa con un ultimo saluto dignitoso, e questa è la nostra missione da sempre, a discapito delle malelingue. 

Per rispondere con l’ironia che ci contraddistingue ai manifesti contro i funerali all’outlet, stiamo conducendo una campagna pubblicitaria sui giornali, come Libero, affermando “Non venite da noi, rischiate di spendere molto meno”.