Essere astemi fa male: quanto bisogna bere al giorno.
Gli alpini lo cantano da sempre: il vino fa cantare, è l’acqua che fa male.
E anche essere astemi fa male. Lo dicono non un alpino o un viticultore, ma il dottor Kari Poikolainen, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo studioso ha messo sotto la lente decine e decine di ricerche sugli effetti dell’alcol sul’uomo e ha concluso che fa male superare le 13 unità in un giorno. Ma dato che una bottiglia di vino ne contiene circa 10, ecco scattare l’assoluzione: una bottiglia di vino al giorno, non di più, non fa male. Poikolainen smentisce quindi le misure che ci sono state inculcate da tempo: altro che massimo un bicchiere di vino, eccediamo pure, basta non andare oltre la bottiglia. E gli astemi, coloro che per scelta, non per motivi fisiologici, si astengono appunto dal prezioso liquido? Sbagliano, dice sempre Poikolainen. Di più, si fanno del male. L’ha spiegato lui stesso al quotidiano inglese Daily Mail: “Stando alle prove, bere moderatamente è meglio che essere astemi. Tuttavia gli importi possono essere superiori a quello che le linee guida dicono”. Tuttavia prima di alzare i calici, anzi le bottiglie, è bene ascoltare anche quanto dice Julia Manning, di 2020Health, che, sempre interpellata dalla testata britannica, ha demolito la tesi di Poikolainen: “questo è un contributo al dibattito inutile. Fa delle grandi affermazioni per le quali però non abbiamo prove. L’alcol è una tossina, e i rischi superano i benefici”. Insomma, il dibattito è aperto, ma le bottiglie pure. Prosit.