Certificato di morte, esenzione da bollo

Certificato di morte, esenzione da bollo

Certificato di morte, esenzione da bollo.

Finalmente provare la propria morte non è soggetto a tassazione.

In un periodo storico che vede la tassazione agli estremi più alti di tutti i tempi, sapere che almeno il bollo sulla dichiarazione dello stato di morte è esonerato, è davvero di gran sollievo.

Il certificato di morte è infatti una dichiarazione che attesta la veridicità dell’accaduto o di quanto comunicato in caso di avviso di morte, e questa deve essere sottoscritta dall’Ufficiale di Stato Civile ove è avvenuto il decesso o comunque, qualora non sia possibile risalire al luogo, dall’Ufficiale del Comune ove è stato deposte l’estinto.

Il documento deve riportare il giorno e l’ora della morte, il nominativo del deceduto e il luogo del decesso oltre che il luogo e la data di nascita, la residenza e la cittadinanza del defunto. Inoltre sull’atto dovranno comparire anche il nominativo del coniuge dell’estinto e le generalità di colui che ne dichiara la morte.

Vi è inoltre la possibilità di aggiungere al riassunto dell’atto di morte, la paternità e la maternità per poter esercitare i diritti e i doveri di legittimità e filiazione.

Il certificato di morte è valido su tutto il territorio nazione ed ha validità illimitata e sono e sono esenti dall’ imposta indiretta che percuote i consumi e che è dovuta in misura fissa o rapportata e che ha come base l’esistenza di un atto, documento o registro, stilato in forma scritta.

Federica Ottone