Bimba disabile e malata rifiutata a scuola: non c’è più posto

Bimba disabile e malata rifiutata a scuola: non c'è più posto

Alle porte del 2016 il diritto all’istruzione continua sì ad essere assicurato, ma non a tutti.

Dopo 11 anni di vita vissuta tra stenti, malattia e disabilità anche la scuola chiude le porte in faccia ad una ragazzina in Campania.

Ha solo 11 anni Francesca (nome di fantasia), è giovane e come tutte le ragazze della sua età dovrebbe solo trascorrere il suo tempo tra i banchi di scuola, a divertirsi con gli amici e magari vivere la sua prima cotta amorosa, ma a lei tutto questo è stato negato. Proviene da una famiglia strozzata dalla crisi economica, e nonostante la sua disabilità mentale ha frequentato con regolarità i primi cinque anni di scuola elementare che, a quanto riportato in un’intervista-denuncia dall’Avvenire, pur rendendosi conto delle condizioni disagiate della giovane l’Istituto Scolastico ha preferito “far finta di non vedere” promuovendola pur non sapendo né leggere né scrivere così da sbarazzarsene in fretta.

La mancanza di sostegno da parte delle Istituzioni non ha permesso alla famiglia di prestare le cure mediche necessarie, così a 10 anni è stata salvata in extremis da un infarto che la stava portando via. Solo allora le è stata conclamata l’Aids, e a quel punto le istituzioni non hanno più potuto mettere la testa dentro la sabbia e Francesca è stata affidata alle cure della Comunità di Capodarco in Campania. Se fosse una favola a questo punto dovrebbe esserci il lieto fine ma sfortunatamente non è così, i genitori affidatari che da giugno la assistono si sono messi in moto per iscrivere la giovane presso la scuola media inferiore dove è stata in un primo momento accolta, ma successivamente le è stato comunicato che non potrà essere una studentessa del suo Istituto: motivo? Non c’è posto.

La madre affidataria però non ci sta, poiché dietro al rifiuto si nascondono probabilmente motivazioni diverse dettate dall’ignoranza e dalla paura di un possibile contagio agli altri studenti, così denuncia l’atto discriminatorio attraverso i canali mediatici, ormai unico mezzo rimasto ai cittadini per farsi ascoltare dalle alte sfere. Ora il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sta intervenendo affinché si trovi un presidio scolastico che accolga Francesca perchè a quanto pare alle porte del 2016 l’istruzione non è ancora un diritto di tutti.

Samanta Baldi