Articolo su Outlet del Funerale

Non fiori, ma buoni sconto all’Outlet del funerale.

La materia, certo, è più delicata rispetto a un pacchetto vacanza o a un pomeriggio alla spa. Ma l’idea, in tempi di crisi, non fa una piega: perché non vendere a distanza anche servizi funebri tutto compreso, e soprattutto low cost? Chi vuol scegliere la cassa, l’urna o gli accessori, poi, potrà farlo in uno spazio che si potrebbe definire l’Ikea del comparto. Un Outlet del funerale (nella foto). Che non per niente è proprio il nome scelto da un gruppo di imprenditori lombardi (tutti attivi in altri settori) per la società nata nel 2010 con l’obiettivo di creare la prima rete nazionale di franchising funerario. «Abbiamo avuto diverse richieste di affiliazione, ma procediamo con i piedi di piombo perché in passato altri esperimenti di questo tipo hanno fallito: garantire una qualità del servizio standard in tutta Italia non è facile•, spiega Daniele Contessi, presidente della società. «Per non parlare degli interessi che ruotano intorno al settore (a Milano è in corso l’ennesimo processo sul racket dei funerali) e che stiamo già disturbando. La nostra offerta base, per ora valida a Milano e provincia, prevede una spesa di 1.499 euro tutto compreso: auto, addetti, fiori, coccarda, registro firme e un «assistente di conforto». Esclusi solo i bolli e diritti comunali». Contro una media che, soprattutto nelle grandi città, si avvicina ai 3 mila euro. «Il primo contatto avviene attraverso il cali center, poi i nostri addetti vanno a domicilio per svolgere tutte le pratiche. Sono persone con esperienza in ambito commerciale, ma non in questo campo, perché vogliamo evitare l’approccio del falso conforto: all’assistenza psicologica pensa l’assistente formato ad hoc». Il pacchetto low cost può essere arricchito con una serie di extra (fino a sfiorare i 7 mila euro per addii faraonici). Ma non si tratta di una promozione temporanea: anzi, dopo una sessantina di servizi effettuati nel 2010 (il budget 2011 ne prevede invece almeno dieci al mese), la società lo brandizzerà con i suoi colori, giallo e verde, che verranno ripresi da composizioni floreali e accessori. Un modo per rendere riconoscibile il marchio, in vista del lancio del franchising. «Fare marketing non ci spaventa: abbiamo realizzato cartelloni pubblicitari con i nostri prodotti outlet proponendoci come un normale centro commerciale», dice Contessi. E proprio nelle prossime settimane aprirà a Sesto San Giovanni la nuova sede fisica dell’Outlet, in precedenza a Settimo Milanese. «Sarà un piccolo showroom dove scegliere di persona tutto ciò che verrà utilizzato per il rito». All’insegna della trasparenza. Come la pubblicazione, sul sito web della società, dei risultati dei questionari di valutazione del servizio. Il 95% dei giudizi oscilla tra il buono e l’ottimo.

Chiara Brusini

ilmondo