Osserviamo come molte famiglie decidano di non onorare i loro cari defunti perché non in grado di provvedere alle spese funebri.
Sempre più famiglie in stato di bisogno. È ciò che emerge dalla nostra esperienza come addetti ai servizi funebri e come spettatori di realtà familiari che devono sborsare una cifra importante per predisporre i funerali dei propri cari.
Come per ogni settore che si occupa di servizi alla persona, si può fotografare un momento storico della società per quanto riguarda diversi aspetti. Noi di Outlet del Funerale non possiamo girare lo sguardo e non constatare come molti nuclei familiari stiano facendo fatica a tirare avanti. Poniamo all’attenzione di tutti questa riflessione dopo aver assistito a numerosi episodi in prima persona e aver percepito la stessa situazione in tutto il nostro ambito di competenza.
Tendenze del momento che riguardano le spese funebri
Sempre più salme vengono lasciate al Comune di Milano, senza che nessuno si occupi del loro funerale. Questo normalmente avviene quando il defunto non ha parenti stretti oppure la sua famiglia è indigente.
Anche a noi come impresa funebre è capitato, negli ultimi tempi, di assistere a collette o aiuti esterni per sostenere la famiglia nell’affrontare le spese funebri. Se da una parte ci fa piacere osservare una partecipazione di persone vicine mosse da buoni sentimenti, dall’altra ci rendiamo conto che ormai in tantissimi fanno fatica a pagare anche i servizi essenziali come i funerali.
Certamente il settore funebre può adoperarsi per non lucrare sui decessi, come invece spesso avviene a causa di pompe funebri che non hanno contatto con la realtà, ma il dilagare della povertà è un problema ben più esteso, che non possiamo risolvere solo noi del settore. Detto questo, dal lato nostro abbiamo sempre adottato una politica che incontra le esigenze della clientela con prezzi calmierati, ben visibili sul nostro sito.
Funerali di povertà: quando il Comune sostiene le spese
Per chi non lo sapesse, quando i parenti stretti non possono pagare le spese funebri, le autorità locali intervengono per organizzare i funerali di povertà. Senza considerare che un deceduto può non avere più nessun familiare in vita o almeno nessuno che si occupi di lui o con cui sia in rapporti. In questi casi estremi (ma molto più frequenti di quel che si pensi) il Comune provvede al funerale. Il funerale gratuito è un funerale base.
Il funerale gratuito viene concesso quando una persona defunta era indigente e apparteneva a una famiglia bisognosa; quando vi è disinteresse da parte della famiglia. Specifica doverosa è che una persona defunta è considerata indigente con un ISEE del nucleo familiare, in corso di validità, inferiore alla soglia definita dai servizi sociali comunali per il sostegno al reddito, o una persona che al momento del decesso è ricoverata in una struttura socio-assistenziale con oneri parzialmente o totalmente a carico dell’amministrazione comunale. Per l’anno 2024 la soglia individuata per l’ISEE è pari o inferiore a 6.000 euro.
Sono invece considerati in stato di bisogno i familiari del deceduto (coniuge, ascendenti e discendenti in linea retta di primo grado, fratello e sorella) che dichiarano un valore reddituale annuo complessivo lordo, riferito al nucleo familiare di rispettiva appartenenza, pari o inferiore a 23.554,67 euro, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata o, in assenza, dall’ultima certificazione unica disponibile.
Si parla invece di disinteresse della famiglia quando ciò viene manifestato esplicitamente attraverso una dichiarazione sottoscritta o quando nessuno si fa avanti per l’organizzazione del funerale entro trenta giorni dal decesso.
Per saperne di più contattaci al form dei contatti, o al numero verde 800 444 800, cellulare 342 693 1086 (anche tramite whatsapp).