Un colpo esploso da un fucile di precisione uccideva Martin Luther King. Oggi, 50 anni fa. Il 4 aprile 1968 il personaggio che forse più di tutti si è battuto per l’emancipazione degli afroamericani negli Usa moriva, vittima di un proiettile scagliato da un Remington 760.
Il suo omicidio risale alle ore 18:01, quando uscì sul balcone che si trovava al secondo piano del Lorraine Motel, a Memphis. In quel momento venne raggiunto alla testa, appunto, da un colpo di fucile, esploso da James Earl Ray. Martin Luther King fu trasportato d’urgenza al St. Joseph’s Hospital dove i medici non poterono far altro che costatarne il decesso a causa di un irreparabile danno cerebrale.
Le spoglia mortali di Martin Luther King riposano nel Southview Cemetery, in Jonesboro Road, Atlanta. L’immagine più nitida che ci resta di lui è quella al Lincoln Memorial di Washington con il celebre discorso “I have a dream”.
Fu insignito inoltre al premio nobel per la pace.
Dopo mezzo secolo gli Usa onoreranno Martin Luther King con diverse iniziative. Alle 18:01 le campane statunitensi ma anche quelle di tutto il mondo suoneranno 39 rintocchi, tanti erano i suoi anni.