Muore per colpa di un selfie

Muore per colpa di un selfie

Quando la voglia di un autoscatto estremo e memorabile può portare alla morte.

Morire per una foto.

Ormai quella del “selfie”, ossia dell’autoscatto è una vera è propria mania, in alcuni casi una vera malattia che può portare addirittura alla morte.

E’ si perché nell’era dei Social Network, nell’era in cui da un “mi piace” dipende la stima e spesso anche l’autostima delle persone, cercare di postare la foto più cool ed estrema per strabiliare amici e conoscenti è diventare una vera e propria ossessione.

L’aspetto drammatico però è che sempre più spesso si rischia di morire per colpa di un selfie.

La voglia di stupire, di essere oggetto di ammirazione da parte degli altri, porta le persone a cercare situazioni sempre più estreme e “a limite” per immortalarsi da sole o in compagnia in selfie indimenticabili.

Non si pensa più a godersi il momento, a vivere una situazione ma solo a quanti “like” si potranno avere con una foto. Succede così che la diciassettenne russa Xenia Ignatyeva muore per colpa di un selfie scattato da un punte ferroviario. Stessa sorte per una coppia polacca precipitata da una scogliera in Portogallo davanti agli occhi impotenti dei figli.

In Spagna un ragazzo di soli 21 anni è morto mentre cercava di scattarsi un selfie salendo al volo su un treno in corsa. In America una giovane di 32 anni, Courtney Sanford muore mentre si stata immortalando in un selfie guidando a piena velocità.

La rivista medico-scientifica statunitense, Psychology Today, ha evidenziato come le morti per selfie siano in pericoloso aumento, tanto che sociologi e psicologi tendono ora ad usare un’espressione: “selficida” per chi muore per colpa dell’autoscatto estremo e pericoloso.

Secondo la sociologa Laurie Essig i rischi maggiori sono per le persone con psicologia più fragile e debole, per tutti coloro che considerano i social network come fondamentali per la loro stima: in tutte queste persone, la voglia di essere stimati dal gruppo, il desiderio di avere più “like” può portare a correre anche il rischio di morire per colpa di un selfie.