Morti a capodanno sud Italia

Morti a capodanno sud Italia

I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno si traducono in tragedie.

La tipica solarità del sud si eclissa a causa dei petardi.

La solarità degli abitanti del sud Italia è una caratteristica che li contraddistingue in tutto il mondo, il modo in cui festeggiano rispecchia il loro naturale modo di essere, passionali e giocosi allo stesso tempo. Spesso però per l’eccessiva esuberanza il clima festoso si trasforma in tragedia, ogni anno i bilanci post festeggiamenti di capodanno vedono il meridione primeggiare con il maggior numero di feriti nonché decessi causati dall’esplosione dei petardi. La città di Napoli ha visto nascere negli anni Novanta un particolare tipo di petardo artigianale divenuto per la sua pericolosità famoso in tutto il territorio: la bomba di Maradona che è stata considerata un vero e proprio ordigno perché costruito con 3 kg di materiale esplodente, tanto da essere stata utilizzata a Catania per un atto intimidatorio nei confronti di un commerciante che si rifiutava di pagare il pizzo, facendo perdere la vita ad un bambino di 8 anni che ne provocò l’esplosione giocandoci. Il capoluogo campano non è ovviamente l’unico in cui avvengono maggiori tragedie rispetto al nord Italia, in Calabria nel comune di Lamezia Terme un uomo ha sparato un colpo di fucile dal balcone della propria abitazione per festeggiare l’anno nuovo ferendo alla gamba la propria figlia di nove anni, mentre Reggio Calabria ha registrato il numero più alto di feriti con un totale di 13 persone. Anche nel Palermitano è stata sfiorata una tragedia che ha visto protagonista un ragazzo minorenne colpito da un proiettile vagante fortunatamente riportando solo una ferita superficiale.

Samanta Baldi