Lodi, imprenditore assillato dai debiti si suicida

Lodi, imprenditore assillato dai debiti si suicida

Imprenditore si impicca a causa dei debiti

Ritrovato nel giardino della sua casa che era appena stata venduta all’asta

Festeggeranno, adesso, le banche e Equitalia, essendo entrate in possesso dell’immobile che reclamavano come vitale necessità a ripianare i debiti contratti dall’imprenditore lodigiano di 54 anni caduto in disgrazia a causa del momento di crisi.

Già, perché, come dicono gli esperti, l’intero nostro sistema economico è basato sull’intermediazione bancaria, perciò non esistono, o sono pochissimi, gli imprenditori che non chiedono l’appoggio delle banche. E lo Stato? Lo Stato reclama le tasse, per il bene comune, perché è giusto così, perché non è importante, né richiesto, confrontare il danno sociale con l’esattezza economica, perché è ormai solo nell’ottica di quest’ultima che si inquadra ogni ragionamento.

E quindi questo imprenditore, nel bel mezzo della procedura di sgombero della propria abitazione appena venduta all’asta, si è impiccato nel giardino posteriore della casa, dove a trovarlo è stata proprio l’incaricata dell’esproprio.

Si tratta di un fatto gravissimo” è stato il commento del procuratore generale di Lodi Vincenzo Russo, “è il frutto della crisi che stiamo vivendo”. Il dubbio è se quella che stiamo attraversando non sia soltanto una crisi economica, ma anche e soprattutto una crisi di valori.

Emanuele Ruggerone