Funerale evangelico, come si svolge

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Semplicità e gioia: ecco come si svolge il funerale evangelico.

La cerimonia funebre può essere celebrata in chiesa, in un salone di qualche associazione, a casa del defunto o direttamente al cimitero.

Chi ha assistito almeno una volta ad un funerale evangelico sarà rimasto sicuramente impressionato dalla semplicità con cui viene svolta la cerimonia. In questo genere di funzione non esiste il sacramento dell’estrema unzione e nemmeno il culto dei morti. Gesti semplici, molta devozione, serenità e allegria sono le caratteristiche che traspaiono dal funerale evangelico. Nonostante il rito funebre richieda un abbigliamento sobrio, non vi è l’obbligo dell’uso del colore nero. Dopo la morte il defunto non viene seppellito per almeno due o tre giorni per permettere ad amici, conoscenti e parenti lontani di far visita ai familiari più stretti. Sono proprio questi ultimi a scegliere il luogo dove celebrare il funerale con rito evangelico, che può avvenire in una chiesa (anche se molti si ostinano a credere che non si possa), in una sala di qualche associazione, in casa, o se si prevede l’arrivo di molta gente anche in palestre o in luoghi all’aperto. La cerimonia può essere celebrata anche direttamente al cimitero. L’incarico viene affidato a un pastore che oltre a leggere un brano biblico, farà cenni anche alle opere svolte in vita dal defunto. Il tutto si svolge in un’atmosfera, come già sottolineato, di assoluta serenità e gioia. Molto richiesti anche gli inni e i canti che possono protrarsi per diversi minuti. Poi c’è il ricordo di amici, parenti e conoscenti che desiderano raccontare momenti di vita vissuti con il caro estinto. Alla conclusione della funzione, tutti i partecipanti accompagnano il feretro al cimitero per porgere l’ultimo saluto. Al termine del funerale è previsto un banchetto.

Rossella Biasion