Da tre anni beveva il sangue della moglie costringendola a non dire nulla a nessuno: arrestato un indiano.
Il “bruto” prelevava direttamente il sangue della donna con una siringa e poi lo beveva dicendo che questo rito lo rendesse più forte.
Prelevava il sangue della moglie e poi lo beveva sostenendo che lo rendesse più forte. La vicenda è durata ben tre anni fino a che la polizia lo ha arrestato. A finire in manette Mahesh Ahirwar, cittadino indiano. Una storia di violenza domestica iniziata nel 2007, pochi mesi dopo il matrimonio. Un rito macabro che si ripeteva ogni qualvolta l’individuo sentiva il bisogno di bere il sangue della povera vittima e ogni volta il rituale era sempre lo stesso. L’uomo la costringeva a sottoporsi al prelievo che lui stesso effettuava con un siringa, poi trasferiva il sangue in un bicchiere e lo beveva ribadendo ogni volta alla poverina che bere il suo sangue lo rendeva più forte. Tanto il rito macabro ritemprava il bruto, quanto il calvario della vittima peggiorava a ogni prelievo. La donna era completamente in balia del marito, tanto da costringerla all’estrazione del sangue anche quando era in attesa del loro figlio. Ribellarsi a quell’incubo era impossibile. Qualora avesse tentato di rifiutarsi a sottoporsi a questa pratica assurda, l’uomo l’avrebbe sempre picchiata a sangue, minacciandola inoltre di non raccontare nulla a nessuno. Dopo la nascita del bambino, la donna decise di mettere fine a questo incubo, scappando di casa e raccontando la terribile storia ai genitori. Forte di essere lontana dal bruto si recò dalla polizia, ma non poté esporre denuncia perché avrebbe dovuto presentarla alla stazione della provincia competente del luogo in cui viveva col marito. Anche il secondo tentativo andò a vuoto. La polizia rifiutò la denuncia spedendo la vittima da un assistente sociale. E’ stato solo grazie allo zelo dei concittadini, che hanno promosso forti proteste, e venne aperto finalmente un procedimento nei confronti dell’individuo fino al suo arresto.
Rossella Biasion